Tra le aziende che hanno portato le migliori novità dell’anno nel campo food service al TUTTO FOOD di Milano, anche la NERI, dinamica azienda che l’anno scorso ha festeggiato ben 65 anni di vita e attività.

Un’attività sempre mirata all’innovazione di prodotto, alla qualità, a soluzioni ad alto contenuto di servizio.

Proprio come le olive verdi e nere denocciolate, per il canale GDO le prime, per il canale Ho.Re.Ca. le seconde.

In particolare approfondiamo la seconda referenza, le “olive nere denocciolate in confezione da 1kg e 1/2” per il canale food service, proposte in una nuova praticissima confezione in busta che conferisce al già ottimo prodotto un valore aggiunto per il ristoratore.

Ci racconta il prodotto Alessio Baronti, direttore commerciale dell’azienda

«La nuova confezione è da 1 chilogrammo e mezzo, quantità giusta per i grandi consumi in ristorante e in special modo in pizzeria; la busta è molto pratica per diversi motivi: evita ingombri e rotture accidentali a differenza del vecchio classico barattolo. Inoltre il peso è solo quello del prodotto, non della confezione che è leggerissima, mentre il packaging di vetro, il classico barattolo, tutti lo sanno, ha un notevole peso. Ma non solo: lo smaltimento della busta è assolutamente più facile, aspetto non da poco per un locale che deve anche seguire le regole sullo smaltimento dei rifiuti».

Nella gamma dell’azienda un alto contenuto di servizio per pizzaioli e ristoratori è dato dai pelati a marchio  Primetta.

«Nell’estate 2012 Neri ha acquisito uno storico marchio toscano, Primetta, pelati di alta gamma, dalla lavorazione ineccepibile per un prodotto di grande resa e soprattutto di ottimo gusto. I ristoratori e i pizzaioli, se proveranno Primetta, si accorgeranno della differenza. Il pomodoro è il primo ingrediente sulla pizza, sbagli quello e la pizza perde di qualità».

Neri è un’azienda i cui obiettivi sono la lavorazione di materie prime controllate e di qualità, processi di lavorazione moderni, qualità del prodotto finale, ma non solo, è un’azienda innovativa anche nelle questioni ambientali.

«Certo – spiega sempre Baronti – il nostro stabilimento, inaugurato nel 2004, è altamente tecnologico e automatizzato. All’avanguardia. E pensate che sfruttiamo 1600 pannelli solari che coprono il 75% del fabbisogno energetico. Energia pulita e autoprodotta. Un abbattimento dell’impatto ambientale e dei costi di produzione, un risparmio che reinvestimao in ricerca e innovazione.»

Dove guarda oggi Neri? Baronti conclude così:

«Al mercato interno, sempre, perché occupa il 90% del nostro fatturato. Guardiamo al fuori casa, che rappresenta il 15% del nostro mercato. E all’estero, altro 10%. Guardiamo al futuro, perché solo lavorando bene si mantiene la fiducia dei vecchi clienti e si conquista quella di nuovi e si va avanti puntando al meglio».

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